Le tasse universitarie sono un contributo che lo studente iscritto ad un corso di laurea, non importa l’ateneo che frequenta, deve versare fino al momento della laurea.
Le tasse universitarie servono per il sostentamento della struttura universitaria e sono destinate al miglioramento dell’offerta di formazione e per altri scopi comunque coincidenti con quelli dell’università.
Dopo l’articolo su come pagare meno tasse in un’azienda, ora vediamo come si possono avere esenzioni ed esoneri dalle tasse universitarie.
L’importo delle tasse universitarie che gli studenti pagano all’università, comunque, non è uguale per tutti. Logicamente esso, come avviene per quasi tutti i tributi, viene calcolato sulla base di alcuni parametri: basti pensare alle borse di studio, all’ISEE, alle detrazioni, e via dicendo.
Vediamo prima di tutto cosa e quali sono le tasse universitarie.
Ogni studente versa i cosiddetti contributi universitari. I contributi vengono determinati in autonomia dall’università sulla base delle sue esigenze e sulla base dei percorsi formativi offerti.
Poi c’è la tassa regionale: è fissa, ammonta a 140 euro, e viene riscossa dall’ateneo per conto della regione alla quale esso fa riferimento. Il bollo, invece, viene pagato al momento dell’iscrizione all’università.
La prima rata dell’università è sempre dello stesso importo e viene versato da tutti gli studenti iscritti alla facoltà di un determinato ateneo, a parte coloro che beneficiano di borse di studio e chi, per via dell’ISEE, versa un importo inferiore.
Quindi ci sono la seconda e qualche volta anche la terza rata. Queste non sono uguali per tutti e variano in base all’ISEE.
Tasse universitarie: ogni quanto si pagano
Abbiamo detto che la prima rata, solitamente pagata assieme alla tassa regionale di ‘diritto allo studio’, viene pagata solitamente all’inizio del primo semestre, quindi attorno a settembre/ottobre.
La seconda rata, invece, viene pagata nel secondo semestre. Tuttavia questo tipo di scadenze è strettamente correlato all’organizzazione dell’ateneo e quindi cambia da università ad università: bisogna fare molta attenzione alle scadenze in quanto il pagamento in ritardo fa aggiungere la mora e spesso non permette di sostenere esami finché non si abbia regolarizzato la situazione.
Scaglioni di pagamento sulle tasse universitarie
Il pagamento delle tasse universitarie è calibrato sul reddito dello studente (a parte la prima rata, che è identica per tutti).
Ogni studente, sulla base del proprio ISEE, rientra in una determinata fascia di reddito che corrisponde ad una certa tassa universitaria.
L’ISEE, Indicatore di Situazione Economica Equivalente, è l’indice che cristallizza la situazione economica e patrimoniale di chi fa richiesta per ottenere delle prestazioni sociali agevolate, o per accedere in maniera agevolata a servizi pubblici.
Per calcolare l’ISEE bisogna rivolgersi ad un CAF che rilascia l’apposito modulo, da consegnare all’Ateneo.
Ogni università ha una propria classifica degli scaglioni di reddito: a seconda del proprio indice ISEE si rientra in uno di essi. Bisogna fare attenzione alle scadenze per la presentazione della dichiarazione.
Coloro che hanno un ISEE al di sotto di una certa soglia possono richiedere la borsa di studio che varia da ateneo ad ateneo.
Come pagare meno tasse universitarie
È possibile pagare meno tasse universitarie?
Innanzitutto se si ha un ISEE sotto la soglia indicata dal documento della propria università, è possibile ottenere la borsa di studio, una somma di denaro che consente allo studente di non pagare tasse universitarie e di sostenersi per l’acquisto di libri e materiali. Purtroppo però la mancanza di fondi per tutti ha creato la figura dello studente idoneo ma non beneficiario, colui che teoricamente dovrebbe ricevere la borsa di studio ma non essendoci abbastanza soldi, non la ottiene.
Anche chi non sia beneficiario della borsa di studio, però, può pagare meno tasse universitarie. Infatti esistono una serie di esenzioni e sgravi per gli studenti.
Le Tasse universitarie sono detraibili al 19% ma attenzione, non devono riguardare: libri scolastici e materiale didattico, vitto ed alloggio, trasporti, contributi pagati all’ateneo per il riconoscimento di laurea conseguita all’estero.
Informatevi bene se il vostro ateneo prevede un esonero dalle tasse universitarie per merito, per reddito, o per invalidità.
Infine, per alcuni atenei gli studenti che lavorano possono ottenere un esonero parziale dal pagamento delle tasse.